Nel 1934 Picasso soggiorna
in Spagna e il contatto con la sua terra fa risorgere nell�artista le originarie
passioni: la corrida, gli spettacoli popolari, la lotta dei galli. E� la
ricchezza di queste immagini, unita allo spessore dei sentimenti, che è
alla base di Guernica.
Quando il governo repubblicano
di Spagna gli commissiona un�opera per ornare la grande sala del padiglione
spagnolo all�Esposizione Internazionale delle Arti e tecniche di Parigi,
Picasso si impegna a raffigurare il bombardamento della città basca
di Guernica da parte dell�aviazione del terzo Reich, avvenuto il 26 aprile
1937, episodio che sconvolse il mondo intero, avendo causato 2000 morti
in sole 3ore.
La composizione, di quasi
8 metri di lunghezza, vuole rappresentare l�abominevole brutalità
di questa azione contro la popolazione del villaggio, sotto forma di una
�Strage degli innocenti�.
Il centinaio di studi
preparatori realizzati tra il primo e il 9 maggio dello stesso anno testimoniano
l�attività febbrile di Picasso, condotta �a caldo� nei giorni immediatamente
seguenti la tragedia.
La vera novità
di quest�opera dal disegno affilato, drammatica visione di corpi sfatti,
visi stravolti, riecheggiante di urla lancinanti e strazianti nitriti di
cavalli agonizzanti, non è tanto nella costruzione compositiva quanto
dalla soluzione cromatica, che ammette solo il bianco, il nero e il grigio,
suggerita dalle immagini della città distrutta apparse sui giornali.
Quest�opera è
considerata la più intensamente drammatica di Picasso, che qui raggiunge
il suo apice di tensione creativa. Nel dipinto convergono immagini di opere
precedenti: il disperato movimento del grande cavallo era già presente
nella Corrida: morte di un torero; la straziante figura dalle braccia rivolte
al cielo, è una derivazione dalla Crocifissione.