Home Page                                                                                                     

 

Sabato 24 febbraio è intervenuto il dott. Mauro Raspanti della Scuola di Pace di Bologna per un approfondimento sulla persecuzione degli zingari nella seconda guerra mondiale e infine sulla ripresa di movimenti neonazisti nella Germania contemporanea.

 

 

NASCITA DEL RAZZISMO

Il termine razzismo nacque nel 1920 ma il concetto era già presente fin dal '700, secolo in cui la popolazione venne analizzata, studiata e suddivisa in "razze" secondo i caratteri fisici ed ereditari. All'inizio del '900 queste teorie vennero riprese e nacque così l'idea di una gerarchia razziale in cui alcune razze si consideravano superiori ad altre.

È stato dimostrato scientificamente che il termine "razze" non ha alcun valore, il concetto di razza non esiste: si può parlare di etnie ma non di razze umane.

Secondo questa gerarchia razziale, alcune etnie, interi popoli vennero ritenuti inferiori, indegni di vivere e per questo sterminati. Il razzista non ritiene giusta un'uguaglianza razziale e in quanto razza superiore deve proteggersi ed eliminare tutti coloro visti come nemici che possono minare la propria superiorità.

Prima del '900 esistevano campi di concentramento dove venivano rinchiusi tutti i nemici fatti prigionieri in battaglia, ma con l'avvento del nazismo nascono i campi di sterminio per tutti coloro considerati come diversi, stranieri, impuri e perciò da eliminare.

Le vittime di questo pensiero furono interi popoli, come quello ebraico, ma furono discriminati anche tutti i settori più deboli della società: handicappati, omosessuali, zingari considerati come topi, insetti, virus, non umani.

 

 

PORRAJMOS 

Porrajmos è lo sterminio degli zingari avvenuto nella seconda guerra mondiale. Porrajmos è il grido disperato per ricordare cosa è successo. Sterminio, devastazione, pregiudizio: tutte parole che significano Porrajmos. Come esiste la Shoah per gli Ebrei così Porrajmos indica il genocidio degli zingari ma molti di loro oggigiorno preferiscono dimenticare e non parlarne.

Il termine genocidio fu proposto nel 1944 da un giurista polacco: è una nuova parola, mai usata prima perché mai nessuno aveva pensato di sterminare un intero popolo. Adesso è l'ONU che deve intervenire a difesa della pace e fermare ogni possibile strage, ma a volte si passa troppo tempo a discutere per stabilire se è un reale genocidio senza accorgersi purtroppo che sta già avvenendo, come è successo nel 1994 in Ruanda dove l'ONU non è intervenuto in tempo per fermare quello che chiaramente era uno sterminio.

 

Gli zingari erano considerati inutili alla società, asociali, isolati dal mondo, visti come assassini e ladri; di conseguenza inferiori e indegni di continuare a vivere. All'inizio vennero solo perseguitati, poi si passò all'eliminazione totale. Fu molto semplice sterminarli poiché non possedevano alcuna protezione giuridica non avendo una patria.

Le prime testimonianze di zingari a Bologna risalgono al 1422 dopo che erano emigrati dall'India già dal settimo e ottavo secolo. Descritti e rappresentati anche nei dipinti come persone stravaganti, strane, diverse, con vestiti colorati, con grandi cappelli di legno, girovaghi, chiromanti. Non avevano una patria comune, non appartenevano ad uno Stato, per questo portatori di libertà e chiamati "figli del vento". Erano liberi ma senza alcuna protezione. Molti di essi erano ladri e briganti ma altri erano buone persone che volevano solo vivere serenamente con il poco che possedevano, invece furono torturati e sterminati tutti, grandi e piccoli, senza una valida e giusta motivazione.

Negli stessi campi di concentramento gli zingari erano malvisti dagli altri prigionieri, ma quando si viene trattati come bestie,senza un identità, senza libertà, senza cibo predominano gli aspetti peggiori dell'uomo che possono portare a forme di discriminazione anche fra le stesse vittime condannate alla stessa sorte.

Nel filmato che abbiamo visto vengono intervistati vari zingari che raccontano di alcuni brutali episodi, di torture subite, di fughe silenziose per scappare ai rastrellamenti; parlano di gente che era stata catturata e tornata miracolosamente alla propria casa irriconoscibile dai propri familiari.

Tutto questo per ricordare e dare testimonianza, per far riflettere e per impedire che in futuro avvengono altri sbagli come questi.

 

 IL PRESENTE

Nel secondo tema affrontato si è riflettuto sulla ripresa di idee neonaziste nel panorama contemporaneo.

Queste intolleranze  nascono da paure, da insicurezze, dai problemi che oggi la società presenta, ma la colpa di questa infelicità sociale viene scaricata su qualcun'altro, ovviamente più debole.

Questo comporta il fenomeno della cooptazione ovvero il sentirsi parte di un gruppo ben definito (tipico dell'adolescenza), chiuso a qualunque straniero visto come una minaccia al proprio benessere sociale. Pericolo oggigiorno rappresentato dagli immigrati che arrivano in nuovi Paesi, che rubano posti di lavoro al cittadino e ottengono agevolazioni dallo Stato. Ritorna perciò la paura dello straniero, del diverso visto come un nemico. Ci sono stati atti di violenza contro immigrati e nei loro quartieri che hanno provocato danni e disagi per la popolazione nonché molta preoccupazione per un possibile peggioramento della situazione.

Il centro organizzativo di questi movimenti non si trova in Germania bensì a Londra; contro questi gruppi sono state presi forti provvedimenti legislativi ma in ogni caso non sono serviti a fermare la loro attività che è continuata anche se in modo meno evidente. Molti dei capi delle varie fazioni provengono dall'esercito.

Anche in Italia esistono intolleranze e discriminazioni verso lo straniero ma non si sono ancora create situazioni o formazioni politiche così  diffuse e così potenti da risultare pericolose; ci sarà sempre una certa percentuale intollerante, bisogna impedire la sua diffusione e tenerla controllata per non ripetere gli errori del passato.

 

                                                                                                     Home Page