SVEVO E LA GUERRA

La fine della Coscienza di Zeno prospetta una soluzione apocalittica che si è dimostrata alquanto profetica. Svevo ha infatti anticipato sia le conclusioni, cui arriverà Freud nel suo disagio della civiltà, sia l'invenzione della bomba atomica.

Il racconto di Zeno passa senza soluzione di continuità dalle vicende personali al racconto della prima guerra mondiale, che sembra essere un'altra delle vicende che toccano Zeno solo di sfuggita.

Sembra quasi ch'egli non si accorga di essere in guerra. La più grande dimostrazione di ciò è il registro comico-grottesco che accompagna la sua passeggiata sul confine, mentre le truppe italiane si preparano ad attaccare battaglia.Il giorno che Zeno sceglie per la sua passeggiata è un giorno molto particolare: il 23 maggio 1915.

Il giorno seguente l'Italia, che si era staccata il 3 maggio dalla triplice alleanza, avrebbe dichiarato Guerra all'Austria ratificando il patto di Londra. Quale maggiore in-coscienza?

Nelle ultime pagine del romanzo il tono si incupisce e Zeno affronta direttamente il tema della salute: la causa della malattia umana va ricercata nella differenza tra l'evoluzione animale e quella della razza umana. La prima segue la via naturale, ovvero si attua in miglioramenti del corpo mentre l'occhialuto uomo ha un'evoluzione perversa fuori dall'organismo.


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