Benito Amilcare Andrea Mussolini
(Predappio, 1883 - Giulino di Mezzegra, 1945)

Figlio di un fabbro di tradizione anarchica e di una maestra elementare. Nel 1901 consegue l'abilitazione all'insegnamento elementare e l'anno dopo si reca in Svizzera dove svolge un’intensa attività di propaganda tra gli emigrati italiani. Nel 1909 è a
Trento, dove assume la direzione dell'“Avvenire del lavoratore”, ma viene subito espulso dalle autorità austriache. Tornato a Forlì,  acquista una certa notorietà come giornalista alla direzione del periodico “La lotta di classe” e come dirigente del partito socialista di cui è segretario della federazione provinciale. Nel 1912 inizia la sua rapida ascesa: nel luglio, al XIII congresso socialista di Reggio Emilia, guida la corrente rivoluzionaria contro i riformisti di destra e viene eletto nella Direzione del partito; alla fine dell'anno diventa direttore dell'“Avanti!”.  Allo scoppio della prima guerra mondiale si trova su posizioni interventiste ed entra in conflitto con il partito. Nell’ottobre del 1914 viene estromesso dalla direzione del quotidiano socialista e il mese successivo, dopo la fondazione del quotidiano “Il Popolo d'Italia”, viene espulso dal partito. Nel settembre del 1915 si arruola volontario e combatte sul fronte fino a che, nel febbraio del 1917, viene ferito dallo scoppio di una bomba. Nel dopoguerra crea i Fasci di combattimento e si presenta alle elezioni politiche dell'ottobre 1919 riportando una sonora sconfitta. È più fortunato nel 1921 quando viene eletto alla Camera dei deputati: da qui tesse la rete di violenze e di alleanze che portano alla marcia su Roma del 28 ottobre1922. Divenuto presidente del Consiglio costruisce il suo regime dittatoriale che guida fino al luglio del 1943, quando viene sconfessato dal Gran consiglio del fascismo e arrestato. Liberato dai paracadutisti tedeschi, nel settembre del 1943 riprende, sotto la protezione degli occupanti germanici,  l'effimero comando della Repubblica di Salò. Il 28 aprile 1945, mentre tenta la fuga, viene catturato dai partigiani e fucilato a Giulino di Mezzegra (Como).



L'Italia tra le due guerre