Clima
L'Europa
non ostante sia un continente aperto ha al suo interno confini dettati dal
clima, infatti non ci sono catene montuose che limitano il passaggio da un
territori all'altro. Una divisione del territorio è possibile già seguendo uno
schema di precipitazioni annue che sono più abbondanti a ovest, con temperature
che non scendono al disotto di 6-7gradi, rispetto ai territori ad est che sono
colpiti da poche precipitazioni ma da inverni rigidi con temperature che possono
scendere anche a 20 gradi sotto zero. Con così grandi sbalzi di temperatura
troviamo diversi tipi di utilizzo dei terreni:
Oriente
Possiamo
ancora dividere l'Europa continentale dall'Europa Meridionale:
Molti popoli, indipendentemente dal luogo dove si trovavano a cercare delle attività diverse da quelle che praticavano nella ricerca di ricchezze, un esempio fu l'Inghilterra che in origine praticava l'allevamento e l'agricoltura ma, dopo le scoperte geografiche, spostò l'attenzione sul commercio; un altro esempio fu l'Italia che pur essendo una penisola si dedicò molto più all'agricoltura piuttosto che al commercio marittimo. Molte città sorgono in ambienti agevolati rispetto dalla natura; ma anche in luoghi dove la natura era stata meno favorevole, in zone di terremoti e maremoti, l'uomo continuò a vivere e costruire. Ma lo sfruttamento esagerato del terreno, come in Sicilia e nel Sud Italia, ha portato a una modificazione del clima. L'attuale conformazione e il clima che troviamo sono dovuti a un susseguirsi di glaciazioni e disgeli che modificarono i livelli dei mari e portarono prosperità a terre che prima erano sommerse dai mari.
Fra il V e l'VIII sec. ci fu un'ultima piccola glaciazione che si aggiunse alle guerre e alla peste che in quel periodo colpivano l'Europa; così le persone si spostarono in luoghi più sicuri trascurando i campi che divennero delle paludi, portando danni che si risentirono a lungo.
Nord (oltre l'Inghilterra) non troviamo attività agricola ma solo allevamento pesca e caccia.
Sud