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I Precursori

 

2° Guerra Mondiale                    Nessuno stato collegato al sistema Carolingio esce vincitore.

 

L’ Europa distrutta diventa protettorato di USA e URSS

 

1.      La restaurazione impossibile

 

Gli stati continentali subirono un’ umiliante sconfitta e una tragica guerra civile:

·               La Germania fu spartita tra gli occupanti. Salvarono il trono soltanto i sovrani che avevano scelto l’esilio o non si erano compromessi con le potenze dell’asse; gli altri caddero.

·               Nell’ Europa orientale gli stati furono affidati a governi composti da comunisti esiliati a Mosca dal regine nazista.

·               Nell’ Europa centroccidentale la democrazia delle potenze vincitrici lasciò maggiori margini di libertà: la Francia si infilò tra i vincitori grazie alle scelte di De Gaulle; l’Italia firmò un trattato punitivo ma fu valorizzata dalla guerra politica-ideologica che scoppiò in seguito tra URSS e USA. Lo stesso accadde alla Germania occidentale.

·               L’ America finanziò la ricostruzione del continente con il Piano Marshall del 1947. Nel 1949 stipulò un’ alleanza militare in tempo di pace “Patto Atlantico”. Impegnava l‘ America a difendere i suoi alleati europei dalla minaccia sovietica. Tuttavia gli USA vollero che le forze armate degli alleati venissero integrate in una organizzazione permanente, la NATO, che provocò la perdita della sovranità militare dei Paesi dell’ Europa Occidentale e la loro dipendenza verso l’ America.

                                                                       

 

L’ Europa avrebbe riconquistato la sua indipendenza solo se ogni stato avesse rinunciato alle proprie ambizioni e accettato di costruire uno stato federale.

 

2.     I precursori

 

L’ idea di Europa ha alcuni precursori:

·               L’ abate francese Charles-Irénée (1712): proponeva la creazione di una Società di Nazioni diretta da un “consiglio di famiglia” di cui avrebbero fatto parte i re cristiani che avrebbero rinunciato alla guerra e si sarebbero impegnati ad attaccare chi violasse il patto.

·               Kant (1795): la guerra si può evitare soltanto con un’ unione degli stati e dei popoli.

·               Mazzini: sostiene l’ Europa come una famiglia di nazioni amiche.

·               Carlo Cattaneo (1801-69 federalista repubblicano) e Victor Hugo (1802-85 romantico francese) : auspicano gli “Stati Uniti d’ Europa”.

·               Luigi Einaudi (1874-1961 liberale anti-fascista): dubitò che una confederazione di Stati sovrani potesse garantire la pace d’ Europa. Pensava che la causa della guerra fosse l’ inconciliabile convivenza tra sovranità assolute e che quest’ ultime potessero essere intaccate da accordi multilaterali. Voleva dare all’ Italia una nobile funzione europea.

·               Altiero Spinelli e Ernesto Rossi (1920): erano convinti della necessità di un’ Europa internazionalista.

 

3.     La leadership francese

 

Occorreva che un Paese autorevole lanciasse il progetto e assumesse la guida dell’ Europa: la Francia:

·          Rientrava formalmente tra le potenze vincitrici.

·          Aspirava ad essere la maggiore potenza del continente.

 

Anche l’ Inghilterra aveva ambizioni europee e in una prima fase ne prese la guida.

Nel marzo 1948 fu firmato il trattato di Bruxelles: Gran Bretagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo si impegnavano ad assistersi in caso di attacco.

Nel maggio 1948 si riunì il Congresso d’ Europa che propose una creazione di un’ assemblea composta da membri dei parlamenti nazionali per lo studio delle prospettive e delle conseguenze politiche e giuridiche di un’ unione o federazione europea.

Nel maggio 1949 a Londra fu firmato lo statuto del Consiglio d’ Europa.

La Francia per ottenere la leadership decise di riabilitare la Germania.

Monnet, un tecnocrate, capì che Francia e Germania si sarebbero contese il carbone della Ruhr, per impedirlo propose a Robert Schuman (presidente del consiglio) un piano franco-tedesco, aperto ad altri paesi per lo sfruttamento di quelle risorse: nacque la CECA che fu firmata da 6 stati a Parigi nel 1951 e alla quale il governo britannico non aderì.

Siccome la Francia voleva mantenere la sua autorità in Europa nacquero contraddizioni fra la politica europea e la politica internazionale. Se il presidente è liberale o socialista l’ europeismo prevale sul nazionalismo; se invece è gollista il nazionalismo prevale sull’ europeismo.

Fare l’ Europa senza la Francia è impossibile ma farla con lei è defatigante.

 

4.     Le ambiguità dell’ europeismo italiano

 

L’ Italia non poteva essere una grande potenza, tuttavia l’ europeismo ebbe subito una motivazione nazionale. Einaudi ritenne che era meglio firmare il Trattato di Pace e guardare al futuro. Aveva compreso che il fascismo in Italia aveva decretato il fallimento delle aspirazioni nazionalistiche. La costruzione dell’ Unità Europea avrebbe risparmiato all’ Italia un’ inutile discussione sulla storia nazionale.

Carlo Sforza riuscì ad argomentare le idee di Einaudi. Sforza avrebbe salvato l’ Italia divenendo il migliore sostenitore della causa di un’ Unità Europea: riteneva che gli stati dovessero rinunciare a una parte della loro sovranità e la soluzione era quella di un’ Europa Federativa.

De Gasperi (fondatore della Democrazia Cristiana) pensava che l’ Europa fosse una continuazione del Sacro Romano Impero.

Incontrò Robert Schuman (presidente del consiglio francese) ed Adenauer (appartenente alla Democrazia Cristiana) insieme ai quali fu uno dei padri fondatori dell’ Europa.

De Gasperi era convito che la creazione di un esercito comune fosse indispensabile e insistette perchè la CED (Comunità Europea di Difesa) divenisse costituente. Morì prima che la Francia respingesse la CED nel fallimento della quale anche l’ Italia ebbe le sue difficoltà.

L’ Europa in Italia era un mezzo per riacquistare prestigio e autonomia sul Mediterraneo dopo la sconfitta della Guerra. Però l’ Italia scivolò fuori dal gruppo dei dirigenti a causa della sua politica interna: i governi divennero meno stabili e i partiti politici più invadenti. L’ Europa capì di non poter contare sull’ Italia, tuttavia essa era troppo grande per essere trascurata e troppo inaffidabile per essere ammessa a un circolo direttivo.

Quando la Francia creò un club delle maggiori potenze industriali l’ Italia venne esclusa; fu ammessa più tardi grazie agli Stati Uniti.

 

 

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