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Lunedì 26/02/07 

 

                                                Relazione                                                               

                                                            (parte 1)    

Nell'incontro con un ricercatore del " Centro Studi per il Progetto Europeo"  abbiamo analizzato tre temi fondamentali sull'Unione Europea:

- L'allargamento: con il Trattato di Parigi del '51 e con quello di Roma del '57 si sono uniti sei stati                                                                                                       (Francia,Germania,Italia,Belgio,Lussemburgo e Paesi Bassi) sotto il profilo economico formando un mercato                                                                                

                          comune nel settore carbosiderurgico(CECA). Nel corso di 50 anni sono avvenuti numerosi allargamenti:

                          -1973: Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca.

                          -1981: Grecia

                          -1986: Spagna e Portogallo

                          -1995: Austria, Finlandia, Svezia

                          -2004: Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Lituania, Lettonia, Slovenia, Cipro, Malta, Ungheria, Estonia

                          -2007: Romania e Bulgaria.

                          Visti i seri problemi riscontrati negli ultimi anni di espansione ci si chiede se sia stato giusto partire                     

                          dall'economia. I primi stati cominciarono a collaborare dopo la seconda guerra mondiale perchè l'europa non 

                          era più il centro del mondo e in quel periodo non si poteva pensare ad un unione politica. Un problema sorto  

                          attualmente e riguardante l'allargamento è quello attinente all'ingresso della Turchia: infatti nell'ultimo 

                          documento presentato ad ottobre si dice che l'UE di fatto non c'è geograficamente,l'europa quindi non ha           

                          confini, è un insieme di valori condivisi da più paesi ossia se un paese dell'Africa condividesse quei 

                          valori,potrebbe in teoria entrare,ma questo attualmente ha scatenato questioni attinenti all'identità 

                          europea.La titubanza verso il suo ingresso è anche causata dalle radici cristiane dell'europa (ke è

                          istituzionalmente laica), dove in questi ultimi tempi si è riscontrata una crescente islamofobia.

                          Dato che l'Unione durante l'espansione non ha rafforzato le istituzioni si è trovata difronte a seri problemi  

                          di funzionamento e per rimediare nel 2004 con il vertice di Roma è stata sottoscritta la prima Costituzione

                          per l'Europa.

 

- La Costituzione e le istituzioni: Quando il 29 Ottobre è stata sottoscritta la costituzione i capi di stato e di governo dei paesi membri hanno dato prova di voler fare un passo importante per l'integrazione dell'UE. Infatti le costituzioni attribuiscono a un apparato centrale il potere sovrano. Ma in questi ultimi anni si è creato un periodo di stasi che bisognerà sbloccare molto presto. Questo perchè tutti gli stati membri, dal più piccolo al più grande, temono di perdere parte della propria sovranità in particolare Francia e Olanda che hanno respinto la ratifica della suddetta Costituzione.

Le istituzioni europee funzionano attraverso una sorta di triangolo che è quello tra commissione, consiglio e parlamento europeo.

-IL parlamento europeo detiene il potere legislativo che condivide con il consiglio ed è l'unica istituzione davvero democratica perchè è quello eletto dai cittadini.

-La commissione è un organo permanente i cui membri non rappresentano gli interessi degli stati di provenienza ma solo quelli dell'unione svolge tre funzioni: iniziativa,esecutiva,vigilanza.

-Il consiglio ha il compito di approvare le leggi non è composto da membri permanenti ma ogni volta partecipano i ministri competenti. Un problema del consiglio è la clausola dell'unanimità o maggioranza qualificata poichè in pochi casi vale la maggioranza semplice, ciò produce una paralisi delle capacità decisionali del consiglio. Inoltre essendoci i rappresentanti di tutti gli stati membri vi sono una serie di veti incrociati, resistenze, interessi nazionali che difficilmente riescono a trovare dei compromessi. Abbiamo due istituzioni che funzionano a fatica e l'unico che lavora bene è il parlamento, quello ritenuto meno "tecnico" perchè eletto dai cittadini.

Nel trattato, che non si sa se verrà mai alla luce, ci sono delle riforme che prevedono:

1) una riduzione del criterio dell'unanimità;

2) una riforma radicale della presidenza semestrale in quanto ora nel consiglio la carica presidenziale dura sei mesi,     

   che sono troppo pochi per mettere in piedi un programma,o per risolvere problemi,così la patata bollente viene   

   passata di mano in mano e nessuno prende mai delle decisioni.Per questo motivo lo si vuole prolungare a    

   2.5 anni;

3) un rafforzamento del potere del parlamento in particolare il rapporto che lega il parlamento alla commissione 

   aumentando il controllo democratico del primo sulla seconda in modo che essa sia sempre più simile a un  

   governo con fiducia parlamentare.

 

- Le relazioni internazionali:

Per quanto riguarda la globalizzazione l'ue ha l'ambizione di essere un attore delle relazioni internazionali, ha i numeri per competere a livello mondiale con le altre super-potenze ma mancano le precondizioni minime di carattere istituzionale per esempio non ha un ministro unico della difesa che è previsto dal nuovo trattato. Molti dicono che l'europa è più di una confederazione ma è molto meno di una federazione di stati. Sul piano internazionale l'europa negli ultimi anni ha conosciuto una profonda crisi, ad esempio nel 2003 si è spaccata in due sulla guerra in Iraq; è stata una fase molto critica che ora si sta lentamente ricucendo ma questo ha fatto pensare a quale ruolo l'Unione europea debba giocare, però deve parlare ad un'unica voce e deve essere in grado di dialogare con gli usa. Sulla globalizzazione ci sono due visioni principali: 

1) mercatista in generale: per la cultura di matrice anglosassone l'europa è un mercato in espansione.

2) concezione sovranista, sociale francese: conta sull'europa potenza per cui lo stato ha un ruolo specifico nel definire l'identità, nel garantire la protezione e i diritti sociali della popolazione che ha paura di annegare nella globalizzazione. 

 

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