1741 |
Nasce il 6 febbraio, secondo dei cinque figli
del funzionario comunale, pittore dilettante, collezionista e studioso d'arte Johann
Caspar (1706-1782) e di Elisabeth Waser. |
1751 |
Decenne, inizia a disegnare e si interessa ai
lavori di saggistica del padre che pubblica nel 1755-1757 una storia dell'arte svizzera.
Adolescente, grazie allo storico e letterato Johann Jacob Bodmer, amico del padre, conosce
il teologo protestante Johann Caspar Lavater, il pedagogista Johann Heinrich Pestalozzi e
Johann Jacob Breitinger col quale studia filologia classica. Bodmer lo inizia inoltre alla
lettura dei Nibelunghi e di quegli autori che saranno fonte inesauribile di ispirazione
per la sua opera pittorica: Omero, Dante, Shakespeare, Milton. |
1761 |
Destinato dal padre alla carriera
ecclesiastica, nonostante la sua manifesta vocazione artistica che ben presto lo
assorbirà totalmente, viene ordinato ministro zwingliano e pronuncia il suo primo
sermone. |
1762 |
Viene invitato dalle autorità zurighesi ad
allontanarsi dalla città in seguito alla pubblicazione di un pamphlet contro l'operato
dell'amministrazione locale, scritto in collaborazione con Johann Caspar Lavater e Felix
Hess. |
1764 |
Si reca per la prima volta a Londra entrando
in contatto con i circoli letterari e le nobili famiglie della capitale. |
1765 |
Traduce in inglese, senza alcuna risonanza, un
fondamentale testo di Winclelmann. |
1766 |
In qualità di precettore, accompagna il
quattordicenne Lord Chewton in Francia, facendo la conoscenza, a Parigi, di David Hume e
di Jean-Jacques Rousseau del quale è un ammiratore incondizionato. A Lione rifiuta di
amministrare il battesimo al figlio di un suo compatriota. |
1767 |
Esce anonimo il suo scritto Remarks on the
Writtings and Conduct of J. J. Rousseau, un saggio di notevole interesse che tuttavia
passa inosservato agli occhi della maggioranza dei critici. |
1768 |
Incontra Sir Joshua Reynolds che lo convince a
dedicarsi esclusivamente alla pittura e a compiere un viaggio di studio in Italia. |
1769 |
Inizia una storia della poesia tedesca, ma il
manoscritto originale brucia l'anno seguente nell'incendio della casa dell'editore
Johnson. |
1770 |
Col sostegno finanziario del banchiere Coutts
parte per l'Italia. Dopo aver fatto tappa a Genova e Firenze, giunge a Roma alla fine di
maggio, dove conquista una posizione di primo piano negli ambienti artistici della città.
In controtendenza rispetto al gusto dominante, che sotto l'influenza di Mengs e
Winckelmann non giudica in maniera particolare favorevole l'arte di Michelangelo, resta
profondamente colpito dagli affreschi della Cappella sistina, che studia con passione, e
ammira le opere dell'antichità classica che gli ispirano numerosi disegni, tra cui L'artista sgomento di fronte alla grandezza delle rovine antiche.
Portata a termine nel 1780, quest'opera è iniziata nel 1778, l'ultimo anno del lungo
soggiorno italiano durante il quale visita anche Venezia, Napoli e gli scavi di Pompei e
di Ercolano. |
1778 |
Torna a Zurigo in ottobre dove lavora al Giuramento dei tre confederati sul Rütli. Dopo
una breve avventura sentimentale con Magdalena SchweizerHess, si innamora perdutamente di
Anna Landolt von Rech, nipote di Lavater, ma l'opposizione del padre di lei lo induce a
trasferirsi definitivamente a Londra dove arriva nell'aprile 1779 e dove, l'anno dopo,
conosce William Blake del quale diventa amico. |
1781 |
Primo grande successo con L'incubo
(oggi a Detroit), un soggetto di cui eseguirà varie repliche. Illustra l'edizione
francese dei Physiognomische Fragmente di Lavater. |
1786 |
Con Sandby, Benjamin West, Romney e altri
artisti inizia alcune tele per dare il suo contributo all'iniziativa dell'editore John
Boydell che vuole creare la Shakespeare Gallery con una serie di dipinti su temi tratti da
opere del grande drammaturgo dalle quali trarre successivamente delle incisioni. |
1788 |
Sposa Sophia Rawlins di Bath-Easton. Traduce
in inglese un'opera dell'amico Lavater che esce col titolo di Aphorisms on Man. Il 3
novembre è eletto membro associato della Royal Academy e alla consegna del diploma dona
un suo dipinto: Thor lotta col serpente del Midgard. |
1789 |
In una recensione manifesta la propria
simpatia verso la Rivoluzione francese a pochi mesi dalla presa della Bastiglia. |
1790 |
È eletto a pieno titolo membro della Royal
Academy. Pensa a una Milton Gallery da contrapporre alla Shakespeare Gallery: la sua idea
è finanziata dall'editore Johnson e dal banchiere Roscoe. |
1792 |
Traduce e illustra l'edizione inglese dei
Physiognomische Fragmentè di Lavater. |
1793 |
Continua a lavorare ai dipinti per la Milton
Gallery tra crescenti difficoltà. Si spegne il passato entusiasmo per la Rivoluzione
francese di cui diventa un oppositore. |
1799 |
Il 20 maggio quaranta dipinti per la Milton
Gallery sono esposti da Christie's ma la mostra lodata dagli artisti non piace al
pubblico e chiude prima del previsto. Il 19 giugno viene eletto professore di pittura alla
Royal Academy. |
1801 |
Prime tre lezioni e loro pubblicazione
alla Royal Academy: Sull'arte moderna, Sull'arte classica, Sull'invenzione. |
1802 |
Viaggio a Parigi dove visita il Louvre; si
pronuncia negativamente su David e Napoleane. |
1805 |
Eletto l'anno prima "keeper" della
Royal Academy (col compito di sovrintendere al complesso delle lezioni), deve dimettersi
da professore di pittura perché, per statuto, i due incarichi non possono essere
ricoperti contemporaneamente. |
1810 |
È rieletto professore di pittura alla Royal
Academy grazie ai nuovi statuti espressamente modificati per consentirgli di mantenere due
incarichi. I rapporti con Blake si guastano fino a cessare del tutto nel 1812. |
1816 |
È nominato da Cavova, principe della romana
Accademia di San Luca, membro di questa stessa istituzione. |
1818 |
Finisce di scrivere gli Aforismi, iniziati nel
1788. |
1821 |
Redige tra quest'anno e il 1823 le ultime tre
lezioni (X, XI e XII) per la Royal Academy. |
1825 |
Muore il 16 aprile a Putney Hill, la casa di
campagna della contessa di Guilford. Il 25 viene sepolto a Londra, nella St. Paul's
Cathedral. |