La Radioattività
è la capacità che ha un nucleo instabile
di emettere spontaneamente radiazioni. Quando un nucleo emette tali radiazioni
si dice che esso decade.
Ciò fu scoperto per caso nel 1896 dallo scienziato francese Henry Becquerel mentre lavorava con dei sali di uranio che, esposti alla luce, emettevano radiazioni; se ne rese conto giacché quelle radiazioni impressionarono una lastra fotografica. Più tardi Pierre e Marie Curie continuarono gli esperimenti e scoprirono un nuovo elemento radioattivo: il Radio. Ernest Rutherford osservò i vari tipi di radiazione e ne identificò tre, che chiamò a, b, e g.
Le radiazioni a
sono radiazioni particolate, associate, cioè, ad una particella,
appunto, detta a, composta
di due protoni e due neutroni.
Anche le radiazioni b sono radiazioni particolate, in quanto sono associate alle particelle b, con carica negativa e massa trascurabile.
Le radiazioni g sono radiazioni elettromagnetiche, non sicuramente particolate, con il più alto livello di penetrabilità e, quindi, pericolosità.
Le radiazioni possono essere misurate con delle specifiche unità di misura, servendosi di apparecchiature specifiche.