L’uranio naturale è
costituito da due isotopi, uno con peso atomico pari a 235, l’altro pari
a 238: vi sono 140 atomi di 238U per ogni atomo di 235U.
Bohr e Wheeler mostrarono
che era più probabile che la fissione si verificasse negli atomi
235U
e che era più probabile che la fissione venisse provocata dai neutroni
lenti che non da quelli veloci. Il loro scritto fu pubblicato nel 1939.
Fu una fatale coincidenza
che tali scoperte venissero compiute alla vigilia delo scoppio della guerra
. Si pensò all’immensa quantità di energia liberata in una
reazione di fissione a catena e che poteva essere utilizzata anche come
esplosivo.
Le ricerche cominciarono
negli Stati Uniti, in Gran Bretagna, in Francia, nell’Unione Sovietica,
in Germania e forse anche in altri paesi.
La misurazione del valore
delle forze d’urto neutroniche mostrarono che una reazione a catena non
poteva essere realizzata in una massa di uranio naturale comunque grande,
ma vi erano altre due possibilità.
1) Accrescere la probabilità
che i neutroni disponibili provocassero ulteriori fissioni nei rari atomi
di 235U, rallentando i neutroni stessi, cosa che si poteva realizzare
ponendo le barre di uranio naturale metallico in un moderatore. Ciò
avrebbe dato luogo a una reazione non abbastanza veloce per una bomba,
ma dischiudeva la prospettiva dell’energia nucleare.
Inoltre questo tipo di
reazione nucleare portava alla creazione di 239P,
combustibile adatto alle reazioni di una bomba nucleare.
2) Separare
l’235U fissile dall’238U non fissile; se l’uranio naturale veniva
arricchito in 235U, diventava possibile una reazione a catena.
In una massa di uranio 235 puro, ogni collisione neutronica causerebbe
fissione. Ciò avverrebbe con neutroni di qualsiasi energia: non
sarebbe necessario rallentare i neutroni e la reazione a catena sarebbe
abbastanza rapida da rendere possibile una bomba.
In un primo tempo questa
seconda possibilità sembrò fuori questione, per le difficoltà
di separare l’235U dall’238U; dal momento che le
caratteristiche chimiche dei due atomi erano le stesse, non si poteva impiegare
nessun processo chimico e i processi fisici di separazione sembravano industrialmente
inaccessibili.