Sono gli elementi leggeri
ad essere coinvolti nel processo di Fusione, dal quale si otterranno nuclei
pesanti.
Il processo è
analogo a quello che avviene nel Sole e nelle stelle e potrebbe essere
prodotto artificialmente anche sulla Terra.
Oltre alla formazione
di nuovi elementi, la fusione nucleare comporta la formazione di una grandissima
quantità di energia. Basti pensare che, se si unissero due protoni
e due neutroni tanto da formare una particella
a,
si libererebbero 26 MeV (1 eV = 1,60219 x 10-12erg).
Non è, però, così semplice come sembra; infatti, fondere
due nuclei comporta l'avvicinamento dei protoni dei due nuclei e, come
è ben noto, cariche uguali si respingono. Per superare questo ostacolo,
i neutroni devono porsi tra i protoni e affievolirne le forze di repulsione;
ma ciò non basta. Per far sì che la fusione avvenga, sono
necessarie temperature elevatissime, che ancora oggi è quasi impossibile
raggiungere.
Dalla fusione nucleare
si ottiene un'enorme quantità di energia, dovuta al difetto
di massa: una volta che i due atomi si fondono, la loro massa non
è pari alla somma delle masse dei due nuclei, ma minore. La materia
non si crea né si distrugge, ma può convertirsi in energia:
è questo ciò che avviene durante la fusione nucleare.
Comunque, la formazione
della particella a è più un qualcosa di teorico che di pratico,
perché in realtà la fusione di quattro nuclei avviene mediante
un ciclo di reazioni dove determinati elementi si scompongono e poi ricompongono
avendo agito da catalizzatori, ma avendo contribuito alla formazione di
enormi quantità di energia.
Due sono i processi più
importanti:
12C + 1H è13N + g 1,93 MeV |
13N è13C + e+ + n + g 1,20 MeV |
13C + 1H è14 N + g 7,60 MeV |
14N +1H è15O + g 7,39 MeV |
15O è15N + e+ +n + g 1,71 MeV |
15N + 1H è12C + 4He 4,99 MeV |
da
questo secondo ciclo impiegando due nuclei di idrogeno si ottengono 19
MeV di energia:
1H + 1H è1H + e+ + n 0,41 MeV |
2H + 1H è3He + g 5,51 MeV |
3He + 3He è4He + 2 1H + g 12,98 MeV |
Anche
sulla Terra si è cercato di riprodurre artificialmente il processo
di fusione, anche se è molto complicato a causa delle elevate temperature
che si dovrebbero raggiungere e mantenere poi le stesse.
Bisognerebbe,
infatti, produrre un plasma, cioè una miscela neutra di elettroni
e ioni, e mantenerlo ad un'alta temperatura di circa 10 eV, cioè
1,16 x 1080 °K. Inoltre il plasma dovrebbe essere confinato
da un campo magnetico con una data pressione, ma ciò vale solo per
un determinato tempo, perché poi il plasma fuoriesce dalla regione
nella quale è confinato. Bisognerebbe, pertanto, somministrare dell'altro
calore.
Possono
avvenire i seguenti tipi di fusione utilizzando gli isotopi
dell'idrogeno, il Prozio (P), il Deuterio (D) e il Trizio (T):
D + D è 3He + n |
D + D è T + p |
D + T è 4He + n |
D + 3He è 4He + p |
T + T è 4He + n + n |
P + D è 3He |
Inoltre i prodotti della fusione non sono radioattivi e la fonte primaria di energia, il Deuterio, può considerarsi inesauribile essendo presente nell'acqua di mare.