Natura morta, 1949
Donata al Comune di Bologna nel 1978, la Natura morta con il giocattolo sferico
ha sempre fatto parte della raccolta dell'artista, di cui rispecchia la volontà
sperimentale e l'intenzione sintetica. Scorciata secondo un taglio prospettico
longitudinale e vista come dal "sotto in su", la composizione sembra reggersi
sull'equilibrio dei rapporti formali che vede la bottiglia bianca in primo
piano fungere quasi da "negativo", da sagoma vuota, rispetto al pieno rappresentato
dalla massa compatta delle tazze impilate l'una nell'altra, alle spalle del
primo oggetto.
Il
tutto è chiuso in un rettangolo verticale quasi perfetto - l'imboccatura della
bottiglia giunge esattamente all'orlo della tazza più alta, ma la possibile
impressione di staticità che una forma geometrica chiusa può generare è fugata,
come sempre in Morandi, dall'elemento dinamico del sonaglietto-sfera bicolore
che esce dalla griglia e anima l'insieme.